Il settore del MedTech – parte 2

Il settore del MedTech, le aziende in Italia (parte2)

Nella puntata precedente abbiamo visto di cosa si occupa il settore del MedTech, del suo mercato internazionale e nazionale fino a vedere le lauree principalmente interessate, e le 6 macro-aree in cui potresti lavorare (legate alle fasi di progettazione e immissione nel mercato dei devices).

In questo articolo ti daremo, invece, un inquadramento sulle realtà aziendali e non che potrebbero fare al caso tuo se sei interessata/o a questo settore. Pronta/o? E allora cominciamo!

Prima di tutto vediamo la tipologia

Sicuramente le grandi multinazionali sono alquanto appetibili, soprattutto per alcuni benefit e se si ha l’ambizione di fare un certo tipo di carriera. Tuttavia, ti invitiamo a non disdegnare le piccole e medie imprese (PMI) o le Start Up; in quanto sono luoghi dove ricoprirai un ruolo molto più dinamico e versatile, che ti permetterà di avere una visione ampia e sistematica del funzionamento aziendale, evidenziando in maniera più soddisfacente i tuoi successi e meriti.
Inoltre, c’è da considerare che più del 93% del tessuto imprenditoriale del settore MedTech in Italia è costituito proprio dalle PMI, mentre le grandi imprese costituiscono il 6,4%.

Di cosa si occupano?

Delle quasi 4.500 aziende sul nostro territorio:

527 si occupano della produzione;
555della distribuzione;
367forniscono servizi

Per quanto riguarda la produzione dei dispositivi medici (stiamo parlando di oltre un milione e mezzo di articoli), possiamo individuare ben 12 compartimenti principali che permettono un’ampia differenziazione di prodotti, la quale ci contraddistingue sia all’interno del mercato internazionale (siamo il 12° Paese per esportazione) sia per la spiccata capacità di innovazione, che conta ben 297 tra Start Up e PMI che si sono contraddistinte per questo carattere progressista, non male eh?!
Tutto ciò contribuisce ulteriormente allo sviluppo della Sanità e dell’economia made in Italy!

Distribuzione

Ora però, tu che stai leggendo questo articolo magari ti trovi a Milano o a Piscina (la città!), oppure vivi a Canicattì (prov. Agrigento) o a Purgatorio (prov. Trapani) … o invece sei di Paperino (prov. Prato) o Altolà (prov. Modena) … Insomma, dovunque tu ti trovi vorrai sapere dove queste imprese sono stanziate e se, in base alle tue prospettive di carriera, ti conviene iniziare a fare le valigie oppure no.
Ebbene devi sapere che:

al nord è presente la maggior concentrazione di grandi aziende, circa l’81%, che hanno stretti rapporti con l’estero, si distinguono le regioni della Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto;

il centro è caratterizzato da una buona coesistenza tra le tre tipologie di imprese sopra menzionate, stanziate principalmente in Toscana e Lazio;

mentre al sud e nelle isole si trova quasi la metà delle PMI di produzione e alcune tra le start-up più innovative (il 4% contro il 2% del nord). Spiccano Campania e Sicilia.

Alcuni esempi

A te che sei arrivata/o alla fine di questo articolo, vogliamo premiarti dandoti una lista di una realtà aziendale per ogni regione (ti consigliamo di navigare nel web per trovarne altri!):

Sicilia: Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi

Sardegna: Consorzio Sardegna Ricerche

Calabria: Società Consortile BioTecnoMed

Basilicata: Intellimed

Puglia: Distretto Tecnologico Pugliese Salute dell’Uomo e Biotecnologie

Campania: Distretto Tecnologico Campania Bioscienze

Molise: Advanced Accelerator Applications, a Novartis Company

Abruzzo: Marifarma

Lazio: Roma Techopole

Marche: New Tech

Umbria: Biotecnologie BT

Toscana: Fondazione Toscana Life Sciences